Come arieggiare i giardini (e perché)

Andrea    |
28 - 02 - 2018

(immagine originale: New Image Lawn & Scapes)

L'arieggiatura del prato è un processo che rimuove il feltro dal manto erboso, al fine di aumentare la l'assorbimento di acqua, ossigeno, raggi solari e altre sostanze nutritive da parte del prato.


Il feltro è uno strato di residui che viene a formarsi nel tempo, specialmente se sul prato viene impiegato un tagliaerba con sistema mulching (cioè senza raccolta). Questo strato forma una barriera che copre il colletto dell'erba, e ostacola l'assorbimento della luce solare, dell'acqua data mediante irrigazione, dell'ossigeno e del concime. Di conseguenza, un prato a cui non viene rimosso il feltro è più debole e rischia di ammalarsi di più.


In genere si arieggia il prato due volte all'anno, all'inizio e al termine della stagione vegetativa (febbraio-marzo e settembre-ottobre).


Prima di arieggiare bisogna fare un taglio basso del prato.

L'arieggiatura può essere effettuata a mano con un attrezzo apposito o con arieggiatori motorizzati (elettrici o a scoppio). Nel secondo caso esistono modelli che effettuano solo l'arieggiatura a molla, rimuovendo solo il feltro, e quelli che eseguono arieggiatura a lame scarificando superficialmente il terreno (cioè lo incidono leggermente) creando le condizioni ideali per una trasemina.



In seguito, è consigliato distribuire prodotti che vadano a stimolare l'apparato radicale, quindi a base di acidi umici, per poi proseguire con l'eventuale trasemina e concimazione.